mercoledì 16 ottobre 2013

scritture – tifinagh

Il Tifinagh è una scrittura che deriva da evoluzioni successive di antiche forme di alfabeto libico-berbero risalenti al I millennio a.C., ed è tuttora in uso presso i Tuareg del Sahara. Iscrizioni rinvenute nel deserto sahariano mostrano un alfabeto tuareg antico con segni non presenti nel Tifinagh moderno. Sull’origine del nome di questo alfabeto ci sono parecchie controversie; la versione più accreditata vuole che in origine ci fosse la parola latina “punica” che alludeva probabilmente ad un uso scrittorio “alla cartaginese”. Non si può comunque parlare di una scrittura ugualmente codificata per tutte le popolazioni berbere del deserto, in quanto il Tifinagh presenta molte varianti grafiche nei segni, per gli adattamenti che i diversi gruppi nomadi hanno fatto in base alla fonetica dei rispettivi dialetti. Il Tifinagh non presenta un senso di scrittura obbligatorio: i segni possono susseguirsi indifferentemente in senso verticale o orizzontale; spesso si assiste anche ad un andamento bustrofedico. L’alfabeto tifinagh è essenzialmente consonantico; dispone di segni “biconsonantici (usati per notare due consonanti successive non separate da vocali) e di un segno detto “teghrit” (ha forma di un punto) per trascrivere le vocali finali. Graficamente, l’alfabeto tifinagh sembra mutuare alcuni segni dall’alfabeto fenicio; in generale, però, mostra un’originalità rispetto alle scritture che caratterizzano, e che hanno caratterizzato nell’antichità, l’area del Mar Mediterraneo, per la sua spiccata geometricità, l’essenziale linearità delle  forme, derivate per lo più dalla geometria (rettangoli, cerchi, segmenti perpendicolari). Alcune lettere si modificano a seconda della direzione della scrittura e, perciò, possono apparire, di volta in volta, ruotate
di 90° o speculari rispetto alla forma base.